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Conoscere il nemico: il ciclo vitale del pidocchio rosso
Il ciclo biologico del pidocchio rosso è caratterizzato da 5 stadi, tre dei quali si nutrono di sangue: adulto, protoninfa e deutoninfa. A seconda del calore e dellâumiditĂ ambientale, il ciclo di riproduzione, da una generazione a una successiva, dura da 6 a 12 giorni. Gli acari adulti possono sopravvivere fino a 9 mesi senza compiere un pasto di sangue, anche se, nelle femmine, il comportamento ematofago è necessario allâovodeposizione<sup>1</sup>.
<div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;"><p>FIG. 3-Il ciclo biologico di Dermanyssus gallinae ciclo acaro rosso</p><img alt="FIG. 3-Il ciclo biologico di Dermanyssus gallinae ![ciclo acaro rosso]" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/87770d81-fc0b-494c-93c4-48c2df032cf5/FIG.3%20-%20Ciclo%20di%20vita%20acaro%20rosso.jpg"></div>
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Tecniche di controllo
Una volta installato in un allevamento, il pidocchio rosso è quasi impossibile da debellare: quanto piĂš la tecnologia zootecnica è elaborata, per esempio a livello delle odierne gabbie âarricchiteâper galline ovaiole, tanto piĂš lâambiente di allevamento offrea questi parassiti numerosi punti in cui nascondersi<sup>1</sup>.
Nel periodo di interciclo, a capannoni vuoti, può aversi lâimpressione che gli acari siano spariti; in realtĂ hanno solo trovato nascondigli meglio protetti e torneranno ad apparire con lâoccupazione del capannone da parte degli animali del nuovo ciclo.Un numero anche basso di acari superstiti è in grado di ripristinare nel tempo una popolazione elevata che sarĂ necessario controllare. Lâobiettivo è dunque quello di ridurre il piĂš possibile la popolazione di questi parassiti. Ă necessario eseguire le operazioni di pulizia a fine ciclo in modo accurato, eliminando lo sporco e le polveri che contengono parassiti vitali. Ă quindi possibile applicare prodotti disinfestanti nel periodo di interciclo. Elanco propone unâinsetticida di tipo residuale, che dimostra unâattivitĂ prolungata, specifico per il trattamento a gabbie occupate. Lâeffettiva durabilitĂ dipende principalmente dal livello di infestazione al momento del trattamento<sup>2</sup>.
___Alphitobius diaperinus___
Lâallevamento del pollo da carne e del tacchino sono facilmente soggetti allâinfestazione da parte di questo insetto, chiamato anche tenebrione. Si tratta di un coleottero delle dimensioni di circa 1 cm che può popolare le lettiere con colonie numerosissime arrecando danni ingenti al benessere degli animali allevati e alle strutture dâallevamento<sup>3</sup>
Di questa specie di insetto, infatti, sia gli adulti che le larve sono mobilissimi ed estremamente voraci, capaci di mangiare praticamente qualsiasi cosa e quindi di consumare ad esempio il mangime destinato agli animali<sup>4</sup>.
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| <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;">Fig. 4 Reperimento di numerose larve di Alphitobius diaperinus in ambiente di allevamento </div> | <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;">Fig. 5 Adulti e larve di Alphitobius diaperinus possono scavare tunnel negli strati di materiale di coibentazione dei capannoni fino a provocarne crolli</div> |
Sono inoltre in grado di scavare tunnel nello spessore dei materiali di coibentazione di cui i capannoni sono rivestiti, dove essi trovano rifugio nei periodi di interciclo. La capacitĂ distruttiva di tali insetti è tale da ridurre significativamente la capacitĂ di isolamento del materiale, aumentando quindi i costi di riscaldamento dellâambiente e di ripristino, in caso di crollo dello stesso.
Il tenebrione è unâimportante fonte di numerosi patogeni, in primo luogo _Salmonella_ e _Campylobacter_, sia a livello di adulti che di larve<sup>5,6,7,8</sup>. Il normale comportamento onnivoro dei polli fa sĂŹ che questi insetti siano preda facile e quindi una fonte praticamente inesauribile di contaminazione e infezione.
Per altro lâassunzione alimentare di adulti e larve non apporta alcun vantaggio: i tessuti rigidi sono infatti indigeribili e rallentano, fino ad ostruirlo, il transito intestinale degli animali, riducendo gli accrescimenti e peggiorando la qualitĂ delle carcasse al macello<sup>4</sup>.
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Conoscere il nemico: il ciclo vitale del tenebrione
Il ciclo vitale del tenebrione è estremamente variabile e dipende da temperatura e umiditĂ . Dopo lâovodeposizione da parte della femmina, il numero di stadi larvali può ammontare a piĂš di dieci a seconda delle condizioni ambientali. Lâintero ciclo può durare da circa un mese a 5-6 mesi ed è strettamente legato alla gestione del ciclo zootecnico degli animali allevati<sup>3</sup>.
<div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;"><p>Fig. 6 -Il ciclo biologico di Alphitobius diaperinus</p><img alt="Fig. 6 -Il ciclo biologico di Alphitobius diaperinus. Le tempistiche effettive dipendono da temperatura e umiditĂ ambientale.![Ciclo Alphitobius]" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/b4e699d2-cef2-4e19-a83f-04fefd7910a1/Fig.6%20-%20Ciclo%20di%20vita%20Tenebrione.JPG"></div>
Quando il capannone è pronto ad ospitare il nuovo ciclo di ingrasso e si inizia a riscaldare lâambiente, lâaumento di temperatura e la riduzione dellâossigeno portano questi insetti a fuoriuscire dai nascondigli in cui si sono riparati, in modo particolare da fessure nel pavimento e nelle pareti e dalle coibentazioni periferiche. A questo punto si attivano i processi di riproduzione e lâinvasione della lettiera orientata soprattutto in direzione delle mangiatoie, dove sia adulti che larve trovano lâambiente di sopravvivenza ideale: disponibilitĂ di cibo, protezione, umiditĂ e calore<sup>3</sup>.
La permanenza in allevamento continua per tutta la durata del ciclo, fino al carico degli animali per il macello: in questa fase la temperatura interna si abbassa e gli insetti tornano a nascondersi nei propri rifugi fino al ciclo successivo<sup>3</sup>.
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Tecniche di controllo
Le condizioni strutturali di un capannone per avicoli sono di primaria importanza, come pavimenti ben cementati e raccordati con i muri. LâintegritĂ strutturale dei muri, cosĂŹ come i materiali di isolamento termico, sono un fondamentale prerequisito di biosicurezza. Quando si ha a che fare con capannoni vecchi o giĂ infestati, e non sono possibili interventi sostanziali di manutenzione, non resta altro che attuare una lotta insetticida. Adulti e larve popolano insieme la stessa nicchia ecologica comportandosi in maniera molto similare, pertanto la lotta con un presidio chimico deve avere come obiettivo entrambi gli stadi biologici. Con questo fine, Elanco propone un prodotto molto versatile, da applicare prima dellâaccasamento dei pulcini, ma anche durante il ciclo in presenza degli animali<sup>9</sup>.
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Bibliografia insetti nocivi
1. Van Emous RA, Fiks-van Niekerk, Mul MF. Red mites in theory and practice. Praktijkrapport Pluimvee # 17. Animal Sciences Group, Lelystad, Netherlands (2005);
2. Thompson G. D., Dutton R., Sparks T. C.: Spinosad -a case study: an example from a natural products discovery programme. Pest Manag Sci 56: 696-702 (2000);
3. Grogan, K. & Arends, J. August 2008. âDarkling Beetles and Their Economic Impact.â Poultry Times; 2. NCSU IPM Newsletter. [http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html](http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html "http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html").
4. Despins, J. & Axtell, R. 1995. âFeeding Behavior and Growth of Broiler Chicks Fed Larvae of the Darkling Beetle
5. Alphitobius Diapernus.â Poult. Sci. 74: 331-336; 5. Roche,A., Cox, N., Richardson, L. et al. 2008. âPersistence and Level of Inoculated Salmonella Typhimurium in Larval and Adult Darkling Beetles. âInternational Poultry Scientific Forum, Southern Poultry Science Society/Southern Conference on Avian Diseases. Jan 21-22:152;
6. Despins, J. & Axtell, R. 1994. âTransmission of Enteric Pathogens of Turkey by Darkling Beetles Larva.â J. App. Poultry Res. 3:61-65; 8. Goodwin, A.&
7. Douglas Waltman, W. 1996.âTransmission of Eimeria, Viruses, and Bacteria on chicks: Darkling beetle (Alphitobius diaperinus) as vectorsof pathogensâ. 1996 J.Appl. Poultry Res. 5:51-55; 9. TheUniversity of Georgia. Cooperative extension service.2005. âDarkling beetle...Costs and Controlâ. Poultry housing tips Newsletter. Vol17.Num 12.Nov2005;
8. Rosenberger, J. et al. 2010.âInfluenceof litter composting on Darkling Beetle (Alphitobius diaperinus) populations, litter microbiology and the role of beetles as vectors for Broiler pathogensâ;
9. Spinosad Technical Bulletin. DowAgroSciences.2001. [http://www.dowagro.com](http://www.dowagro.com "http://www.dowagro.com");